Ecco qui alcune foto dello Stage di Conversano e di vecchi stage!Spero vi piacciano come le altre!!
giovedì 30 agosto 2007
sabato 25 agosto 2007
*Stage*

Ieri sera Roby mi ha raccontato qualcosina dello stage..ha fatto una coreografia bellissima con Steve che lui le ha fatto ballare da sola in sala due volte :)
Ieri allo stage c'erano anche Santo, Roberta Zegretti e Antonello Mastrangelo e si sono divertiti un sacco insieme!
Domenica sera invece alle 21.00 ci sarà lo spettacolo a conclusione di questo stage..sarebbe bello andare a vederlo!!
venerdì 24 agosto 2007
giovedì 23 agosto 2007
*Stage*

Ieri ho sentito Roby e mi ha raccontato alcune cose dello stage..inizia lezione alle 8.30 e finisce alle 21.00 con uno stacco dalle 13.00 alle 16.00! Le ultime ore di lezione sono con Steve, il suo super eroe :) Fa anche delle lezioni di Hip-Hop in cui si diverte un sacco! E' davvero felice e contenta di ballare di nuovo per così tante ore, anche se la sera arriva a casa stanchissima! Presto risponderà alle prime lettere che sono arrivate in questi giorni!
martedì 21 agosto 2007
Foto Inedite
mercoledì 15 agosto 2007
martedì 14 agosto 2007
Quando ho conosciuto Roby?

Ora ho un attimo di tempo per spiegare a chi ancora non lo sa e a chi ha voglia di leggere, come mai io conosco Roby! Tutto è nato per fortuna, una grandissima fortuna! Ho avuto il suo numero per caso e da lì sono iniziate una marea di telefonate! Ogni volta che ci sentivamo per me era sempre assolutamente bello e positivo! E' sempre allegra e ti mette sempre di buon'umore! Poi finalmente è arrivato il giorno tanto atteso! Milano, teatro Smeraldo, spettacolo "Why be extraodinary when you can be yourself". E' stato un weekend stupendo e indimenticabile! Ci siamo conosciute, divertite un mondo e riso come delle matte! E' nata una grande amicizia che continua nel tempo! Ormai senza di me è persa, ammettilo Roby :-) Apparte gli scherzi, per me è diventata davvero una persona fondamentale, che so che ci sarà sempre! E di questo ne vado davvero fierissima! E' la mia ciccina!!! La adoro!
Il tuo prof preferito??

Vacanze

Appena tornata dall'America, ecco che Roby è già di nuovo partita..Sarà alcuni giorni nel Salento, a Lecce con Fabri e altri amici!!non oso immaginare la quantità di risate!!!Speriamo al loro ritorno di avere qualche foto....!
Dal 20 agosto, Roby parteciperà ad uno stage vicino a Bari con un sacco di insegnanti anche americani..si tiene super allenata la nostra stellina!
lunedì 13 agosto 2007
Roby e Fabri
Los Angeles - Stage Paula Morgan
Roberta è stata due settimane a Los Angeles per partecipare ad uno stage tenuto dalla mamma di Steve La Chance, Paula Morgan. E' stata un'esperienza indimenticabile, mi ripete sempre Roby. Purtroppo non ci sono foto di queste due settimane, ma sicuramente rimarrà sempre un ricordo indimenticabile. Il suo fc ha creato un bellissimo video per il "bentornato" ..se volete vederlo, andate qui:
Why be extraordinary when you can be yourself
Avete visto lo spettacolo? Semplicemente spettacolare, da brividi!
Vi allego la recensione che, secondo me, lo descrive al meglio.
Sostanzialmente, perché cercare modi complessi e artificiali per sentirsi eccezionali, quando l'unicità sta nella nostra natura? C'é qualcosa di irripetibile nei tratti essenziali di ciascuna persona. I tempi moderni ci spingono invece ad imitare dei modelli omologanti, rimanendo alla periferia di noi stessi, curando l'involucro (l'immagine, i vestiti, il ruolo sociale, il prestigio, i riconoscimenti, i possessi...) e dimenticando il cuore delle cose. Per trovare se stessi bisogna destrutturarsi. Ecco che Ezralow ha scelto di lavorare sull'improvvisazione e sulla storia personale dei danzatori, per portare in scena le idee, i sogni, i progetti, i dolori, i successi, la fatica, le conquiste, l'ironia, le amarezze di chi vive e non si dimentica della vita.
"Non nascondetevi dietro la vostra tecnica: la tecnica non è un fine, ma un mezzo per esprimervi", ama ripetere il coreografo ai suoi interpreti. La danza, come linguaggio universale ed ancestrale, manifesta il fulcro dei movimenti quotidiani, dei gesti più comuni che, se osservati e agiti con presenza, diventano significativi. Il disagio sociale, che oggi molti vivono nelle relazioni, ha come causa proprio lo svuotamento di senso, la mancanza di consapevolezza.
Stimolante, quindi, ciò che ha mosso l'autore, ma non del tutto convincente la traduzione scenica. L'interazione con le video proiezioni contribuisce alle riflessioni sul processo di meccanizzazione dell'uomo, sul suo inarrestabile allontanamento dal centro. La tendenza preoccupante ad incasellare, etichettare e separare, viene tradotta visivamente con una suggestiva struttura a nicchie, dove i protagonisti recitano le loro esistenze solitarie e automatiche. Interessante la scena dei "calcoli", che fornisce i risultati matematici della somma, sottrazione, divisione o moltiplicazione di due o più persone, come se ormai le interazioni tra gli esseri umani producessero solo effetti misurabili e prevedibili. Ottima la chiave ironica del quadro in cui Santo, con grande musicalità, si arrovella sul tappeto di un soggiorno, nel tentativo di ottenere un contatto con la donna provocante seduta di spalle. Questo triste punto di vista sulla società, viene intervallato da spiragli di speranza che purtroppo però banalizzano i contenuti: gli "uomini in serie" che si spogliano di giacca e cravatta, la coppia di innamorati che si ricollega alle origini, l'angelo che vola mosso da un individuo ispirato, i corpi vestiti di rosso che scivolano sul pavimento e si riuniscono in una ritualità di gruppo etc.
La scelta musicale tiene alto il tono energetico: emozionante il momento in cui le parole di Alanis Morissette vengono proiettate sulle linee di confine tra le celle dove stanno relegati i danzatori. Sono frasi di ringraziamento alla vita, che portano l'attenzione su ciò che c'è, piuttosto che su quello che manca, che attivano la fiducia nelle possibilità. Notevole la forza scenica dei danzatori, che si espongono con generosità e stile. Significativa la lunga corsa di metà spettacolo, che li vede uniti e determinati.
Vi allego la recensione che, secondo me, lo descrive al meglio.
Perché essere straordinari quando si può essere (straordinariamente) se stessi?
03.05.2007
26 aprile 2007. Al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano, per l'anteprima mondiale del nuovo spettacolo di Daniel Ezralow , si è riunito un pubblico di affezionati. In scena tre allievi della trasmissione "Amici", Santo, Roberta e Jessica, affiancati da un gruppo di professionisti, Erin, Marcus, Djassi, Tyler, Anthony, Jeremy e Ryan. Il titolo lancia una provocazione: "Why...be extraordinary when you can be yourself?".Sostanzialmente, perché cercare modi complessi e artificiali per sentirsi eccezionali, quando l'unicità sta nella nostra natura? C'é qualcosa di irripetibile nei tratti essenziali di ciascuna persona. I tempi moderni ci spingono invece ad imitare dei modelli omologanti, rimanendo alla periferia di noi stessi, curando l'involucro (l'immagine, i vestiti, il ruolo sociale, il prestigio, i riconoscimenti, i possessi...) e dimenticando il cuore delle cose. Per trovare se stessi bisogna destrutturarsi. Ecco che Ezralow ha scelto di lavorare sull'improvvisazione e sulla storia personale dei danzatori, per portare in scena le idee, i sogni, i progetti, i dolori, i successi, la fatica, le conquiste, l'ironia, le amarezze di chi vive e non si dimentica della vita.
"Non nascondetevi dietro la vostra tecnica: la tecnica non è un fine, ma un mezzo per esprimervi", ama ripetere il coreografo ai suoi interpreti. La danza, come linguaggio universale ed ancestrale, manifesta il fulcro dei movimenti quotidiani, dei gesti più comuni che, se osservati e agiti con presenza, diventano significativi. Il disagio sociale, che oggi molti vivono nelle relazioni, ha come causa proprio lo svuotamento di senso, la mancanza di consapevolezza.
Stimolante, quindi, ciò che ha mosso l'autore, ma non del tutto convincente la traduzione scenica. L'interazione con le video proiezioni contribuisce alle riflessioni sul processo di meccanizzazione dell'uomo, sul suo inarrestabile allontanamento dal centro. La tendenza preoccupante ad incasellare, etichettare e separare, viene tradotta visivamente con una suggestiva struttura a nicchie, dove i protagonisti recitano le loro esistenze solitarie e automatiche. Interessante la scena dei "calcoli", che fornisce i risultati matematici della somma, sottrazione, divisione o moltiplicazione di due o più persone, come se ormai le interazioni tra gli esseri umani producessero solo effetti misurabili e prevedibili. Ottima la chiave ironica del quadro in cui Santo, con grande musicalità, si arrovella sul tappeto di un soggiorno, nel tentativo di ottenere un contatto con la donna provocante seduta di spalle. Questo triste punto di vista sulla società, viene intervallato da spiragli di speranza che purtroppo però banalizzano i contenuti: gli "uomini in serie" che si spogliano di giacca e cravatta, la coppia di innamorati che si ricollega alle origini, l'angelo che vola mosso da un individuo ispirato, i corpi vestiti di rosso che scivolano sul pavimento e si riuniscono in una ritualità di gruppo etc.
La scelta musicale tiene alto il tono energetico: emozionante il momento in cui le parole di Alanis Morissette vengono proiettate sulle linee di confine tra le celle dove stanno relegati i danzatori. Sono frasi di ringraziamento alla vita, che portano l'attenzione su ciò che c'è, piuttosto che su quello che manca, che attivano la fiducia nelle possibilità. Notevole la forza scenica dei danzatori, che si espongono con generosità e stile. Significativa la lunga corsa di metà spettacolo, che li vede uniti e determinati.
Biografia


- Roberta Miolla, www.danielezralow.it-
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